Archive for febbraio 2011

sabato 19 febbraio 2011 § 0

"Nella vita ho avuto momenti di assoluta chiarezza,
quando per pochi, brevi secondi, il silenzio soffoca il rumore
e provo un'emozione invece di pensare
e le cose sembrano così nitide
e il mondo sembra così nuovo.
E' come se tutto fosse appena iniziato.
Non riesco a far durare questi momenti,
io mi ci aggrappo,
ma come tutto svaniscono.
Ho vissuto una vita per quei momenti,
mi riportano al presente
e mi rendo conto che tutto
è esattamente come deve essere."
A Single Man

mercoledì 16 febbraio 2011 § 0

"Io sono una parte di quella forza che 
eternamente vuole il Male 
ed eternamente compie il Bene "

Goethe,Faust

§ 0

C'era ancora il sole questa mattina sul mio copriletto rosso e con lui il profumo di cose che cambiano,di luci più intense,profumi che piano piano emergono dal gelo..è come se quest'anno sentissi i primi mormorii della primavera,ogni giorno più intensi e ogni giorno non posso far altro che spalancare la finestra per farli entrare proprio tutti.
C'è sempre uno strano forzato tepore qui da me,un piegare la stagione a mio piacere,un colorare ciò che colore non ha.C'è sempre una coperta di troppo,una tazza arancio,un computer acceso,una porta sul mondo,la musica piano e un libro sul comodino.

Domani sarà 17,è un giorno buono,un giorno sempre mio,e ripenso a quanto lo è stato il giorno che lo precede.
Mi rivedo lì,poche ore fa,seduta tra i gradini di un teatro carico di racconti e storie,seduta su nuvole sparse e altalene poco coerenti.
Il traffico scivola come se avesse appena piovuto e accanto a me una signora sta leggendo un libro di Isabelle Allende,anche se non riesco a leggere il titolo lo riconosco dalla copertina,l'ho scartato per altri due proprio pochi minuti prima.
Una ragazza si siede tra noi e accende l'mp3 e io intanto mi chiedo cosa siamo dall'esterno.
Tre donne perse tra i loro pensieri,libere.
Mi sento bene.
Lucio mi romba nelle orecchie il suo grido disperato e ho freddo alle mani ma non voglio mettere il cappello,voglio sentire i brividi che arrivano dal pavimento ghiacciato su cui sono accoccolata,perfettamente a mio agio tra la pelle ruvida della storia e la mia,morbida di ciò che sarà.
Il fumo della mia sigaretta disegna sciami di insetti invaghiti del vento e insegue le biciclette.Vorrei che qualcuno si fermasse a chiedermi qualcosa ma in realtà non mi dispiace affatto rimanere con me stessa e Lucio da capire,da fotografare.
Vedo il 104,dovrei correre a prenderlo,è strapieno..e poi qui è così bello che non resisto alla tentazione di lasciarlo sfuggire,di far finta di nulla,di rilassare i muscoli e respirare ancora quel gelo che sento entrare dal collo fino ai polmoni.
Respiro
..
e immagino di far entrare più aria possibile,più bene possibile,più luce e magia,più anima e musica.
Sento guarire la pelle.
Respiro.

lunedì 14 febbraio 2011 § 0

Ironia della sorte ed ecco riappare il mio Sex and the City.
Come in quei film dalla musica di cui ti innamori,dalle atmosfere profumate,con in parchi di Parigi e la voglia di raccontare,come quel sapore retrò dei bar di quartiere,i tacchi alti e i cappotti rossi vestiti coi nasi all'insù,come la musica che ti accompagna quando cammini,come la colonna sonora che vorresti sentire mentre vivi.
Ironia della sorte se io credessi al caso ma io vivo di segni e non di casualità.
Mi risveglio e vedo il fiume e le sue lunghe chiaccherate,i gradini e le picole salite e il quartiere delle case attaccate e della gente che sorride e dei profumi e Nina Simone senza vergogna.
Io non credo alla sorte.
L'unica cosa in cui credo sono i segni,lasciati lì come fossero per caso,gettati in balia di onde che non girano ma viaggiano con una meta.Io credo nel Sole e nella Terra e non conosco altro che la vita che mi è stata mostrata.
E ci sono strade e un appartamento con un gran divano rosso e una teiera un pò troppo malandata e un orologio a scatti e un termosifone mai spento e un cane accoccolato che legge un libro rovinato.
Sex and the City e tutto ciò accade.
..non è che una porta,un mondo nuovo e una rinascita.
Non è che la forza che è stata nascosta,non è che un peso che svanisce,non è che un inizio un pò inusuale,un ritorno e un cambiamento.
Non è che una città che vibra della vita che le appartiene,un cumulo di storie e mondi e universi interiori.
Le storie deli altri hanno sempre avuto un enorme fascino su di me,hanno sempre tracciato un percorso,una regola,un obiettivo.
Ho sempre sperato che la mia vita potesse essere tanto incredibile da non rimpiangerne nemmeno un minuto andato perso e ciò che ho avuto è stato quello per cui ho sempre lottato.
Wilde scriveva di stare molto attenti a ciò che si desidera perchè potremmo ottenerlo e io non lo sono stata,ma me ne prendo ogni responsabilità.
Ogni attimo è sempre stato incredibilmente mio.
Ho Roma nella testa e un angolo di strada dove puoi sentire un jazz allegro passeggiando la sera a primavera,ho un muro di mattoni rossi e una strada di lastre lucenti dall'ultima pioggia di stagione a portarmi verso un pensiero che scuote e riaccende la persona che per troppo tempo ha smesso di ricordare e di sentire.
Roma e molto altro e un cane troppo lungo e favole e racconti e librerie malandate piene di chiacchere e caffè,un pò di tabacco e un profumo di fiori e i miei sogni mai più soli e gente calda,carta da lettere e giochi di legno e scatole decorate in questo mondo che deve avvenire.

giovedì 10 febbraio 2011 § 0

"..come in tutte le cose esistono delle persone che sanno vedere e altre che non sanno nemeno guardare"

Il Mattino ha l'oro in guancia

§ 0

Rumori familiari
mi svegliano
grida o risate
scuse e rimproveri
rombi e ticchettii
nessuno richiama
niente incide
e niente sfugge
tra gli echi
mi sembra di
ritrovare
luoghi e volti
e piegare pagine di libri
non finiti
se fosse vero credo che
ne morirei
e se fosse falso non
credo lo sopporterei
se fosse vita
m ingannerei
se fosse sogno
mi incupirei
e svolgo abitudini
incessanti
troppo lente
troppo uguali
e in fondo so
che ingannare la sorte
non porta ali
ma solo riflessi
incondizionati
e spenti

Frammento67a

mercoledì 9 febbraio 2011 § 0

"Come il ragno stando al centro della tela non appena una mosca ne rompa un qualche filo se ne accorge e svelto vi accorre come se sentisse male per la rottura del filo, così l'anima dell'uomo, quando una parte del corpo è ferita, rapida vi si reca come se non sopportasse la lesione del corpo a cui è congiunta stabilmente e secondo un determinato rapporto. Allo stesso modo dunque che i carboni accostandosi al fuoco diventano incandescenti per mutazione e una volta lontani dal fuoco si spengono, così quella parte del mondo circostante raccolta nei nostri corpi, distaccandosi dal resto, diviene quasi incapace di intendere, mentre ricongiungendosi naturalmente attraverso il maggior numero di pori diventa omogenea al tutto."
Eraclito

...

§ 0

Come creando
la sabbia
mi invento mondi e confini
come scostando la nebbia
sento
il corpo e i suoi dolori
non tremo
ma navigo su lampi impazziti
e rimango
a guardare ponti ingialliti
di carta ruvida e leggera
accarezzo
motivi
già noti e gia nati
e poi morti e rinati

martedì 8 febbraio 2011 § 0

"Niente illusioni
nessuna collisione
nessuna intrusione
La mia imaginazione scappa
So,so,so quello che sto rincorrendo 
so,so,so quello che mi sta cambiando"

R.E.M,Uberlin 

§ 0

Seguendo
regali improvvisi
mi perdo nei suoni
più intensi
amalgamo resti e bagliori
un segreto
un rito

lunedì 7 febbraio 2011 § 0

"Meraviglioso come a volte
ciò che sembra non è"

AfterHours,Quello che non c'è

E' sprecato

domenica 6 febbraio 2011 § 0

Mischio,a volte,reali momenti
sperando che prendano tutti
ludiche forme
Rompo a volte gusci di terracotta
muri di naftalina
rotoli di scuse e ripensamenti
e strascico
tessendo reti miracolose
e invento ingenuamente
qualcosa che non distrugga i miei ricordi

Gelosamente
vivo
se sia sogno o realtà
non mi curo
Meticolosamente
rubo
momenti di altri
rumori di case
racconti di nonne
nenie di maghe

sogno o realtà
rapidamente
credo
"i matti non hanno cuore,
ma se ce l'hanno è sprecato."

sabato 5 febbraio 2011 § 0

..rovinare

Aquiloni

venerdì 4 febbraio 2011 § 0

"Notte e giorno
si incontrano sai
in quegli attimi
che morirei"

Radiodervish,Aquiloni

§ 0

Credo che inventare storie sia il lavoro più bello del mondo.
Chissà quante volte è successo,quante mamme,quanti pizzichi alle guance e quante zie lontane a chiedere:"ma tu,cosa vuoi fare da grande?"
Se avessi avuto altro invece che i miei occhi troppo grandi a rispondere avrei detto che da grande avrei sicuramente inventato storie,e se fosse adesso,risponderei che da grande voglio ancora,come allora raccontare storie.
Raccontarle,sentirle,viverle,non importa..
Crearle e mischiarle,giocarle e sistemarle tra i cassetti,negli angolini,in pile ordinate o sul letto scomposte,sulla lavatrice o fuori ad asciugare,sul davanzale insieme ai miei fiori introvabili,o sul terazzo ad aspettare.
Non certo storie per tutti,vorrei raccontarle a chi ne ha bisogno,a chi ne sente il ritmo,a chi ne vive il senso,a chi può sentirle sulla pelle,a chi si bagna e guarda su,a chi si ferma sulla strada,a chi sa ancora tremare,a chi ha coraggio di ascoltare,a chi aspetta e a chi ritarda,a chi piange,a chi comanda,a chi non crede che sia destino,a chi invece legge i segni sulla mano,a chi nasce e a chi riflette,a chi imprime e a chi protegge.

giovedì 3 febbraio 2011 § 2

"La mia mente è confusa dal mio stesso vagare"
                                                                                            SNOOPY

mercoledì 2 febbraio 2011 § 0

"Ora attirami a te per andare
in un mattino sovrannaturale"

Afterhours,Rapace

§ 2

Ruomori soffusi
nell'aria del mattino
sento la vita che scorre
pochi metri giù
un calore misto a nuovi profumi
mischiano geli a nuove luci e tepori
Sentire la pelle
al ritmo della stagione che cambia
portare le mani al viso
trasformare
Mi muovo lenta
e assaporo
un giorno che nasce
battezzato da parole
inaspettate
mi coccolo ancora un pò
Non voglio che
prendere
non voglio che
solleticare
un nuovo giorno

§ 2

".. a million and one candle lights"
Blondie,Maria

martedì 1 febbraio 2011 § 0

E' come se un filo
di lana
tendesse le fibre
come una rete
che stringe le vene

stirando le dita riesco a sentire
la buccia ruvida
di un corpo stordito

mischiando la voce
riesco a capire
i suoni ovattati
di un mondo cucito

rompendo il silenzio
mi chiedo se vale
se rompe
se squassa
se striscia
o scompare

nascondo timori manifesti
con abili dita
di chi tesse momenti
irrisolti
e nasco
di nuovo
e ricamo lanterne
coi fiori dorati e
ghirigori scompigliati
dal tempo che ruota
dal vento che soffia
dal caldo
dal mosso
dal sogno

un sentire che inganna
un rombo che incanta