Dente - La presunta sanità di Irene Karma
Archive for maggio 2012
Ci sono momenti di estrema e
assoluta felicità
inesprimibili
inconfessabili
se non al più intimo
io purpureo
Distillando lacrime
di gioia
abbraccio la notte
che porta
dolcissima attesa
promessa
accennata
profondamente mia.
Non devo che a me stessa
e ad un'anima intrisa di pene
e fantasmi spalmati
su duro intonaco
macchiato d'eterno,
il luccichìo inespresso
che serbo incantata
stupefatta e impastata
di luce caduta e raccolta.
Ma anche ad un sogno
di un uomo
instancato e partecipe
di tanta bellezza.
Spingersi sul baratro
dell'incerto
intingere d'inchiostro
dita di ingenuo
e incolto pensiero
Vibrare sul filo
di scoperte e sussurri
Destino e parvenza
muscoli e ciglia
pelle tesa a sentire
il lamento vicino di un loco
de tierra
Immaginifico sogno
mi culla nel buio
Non è amore
né corpo
né sangue di uomo
ma schivo contorno
di poesia scoperta,
abbracciata.
Respiro un profumo
pensandolo negato
e non mi curo della forma
ma brindo a me stessa.
Ho bisogno stasera di essere felice come solo una felicità che proviene dal proprio io può essere intensa e magnifica.
Sublimi minuti di spasmodica attesa mi hanno ripagata con lettere che prendevano forma come nei miei sogni più irreali,irrazionali e inaspettati.
Mi è stata donata stasera la forza che da tempo cercavo tra le braccia di uomini e bambini, quella che non sapevo potevo trovare solo nel più intimo dei miei pensieri.
Riscopro cosa significa sentir scendere una lacrima di fierezza, non dovuta, non ringraziata.
Attraverso parole che non speravo di poter un giorno leggere mi è stato donato un coraggio che non ha pari,un'intenso esempio di sublime, un lucente dono di impossibile.
Non sembra vero poter sperare tanto, non sembra vero poter osare tanto eppure mi sono spinta ormai oltre il sogno,oltre il fantastico e l'ho fatto reale, concreto.
Numeri e voci inondano il mio pensiero che stenta a calmare il respiro, annebbiato dal possibile che si tramuta in reale.
Non conoscevo questa felice certezza che non devo a nessuno un dono tanto grande, se non ad un'anima piena di arte, se non ad un uomo pieno di idee, e solo per e con loro, entrambi partecipi di tutto ciò posso inebriarmi di ciò che tutto questo significa.
Non mi importa di trovare le giuste parole, non mi importa di forma e sintassi, voglio solo che questo mio sogno ad occhi aperti si palesi e diventi carne, rumore, odore.Voglio solo poterlo toccare.
Per la prima volta occorre essere fieri di se stessi e gioire di una felicità che non esige prezzo se non altro sudore benvoluto, che non esige lascito se non le stesse cure che fino ad ora gli ho elargito.
per la prima volta il primo grazie va a me stessa, all'aver osato varcare i confini che credevo troppo lontani eppure così irresistibili.
Oggi io respiro una felicità completamente mia.
Oggi io mi lascio inondare da un benessere per cui non mi devo giustificare.
Oggi io verso una lacrima, una soltanto perché possa sentirla tra le dita ed accorgermi che è tangibile tutto questo sognare.
assoluta felicità
inesprimibili
inconfessabili
se non al più intimo
io purpureo
Distillando lacrime
di gioia
abbraccio la notte
che porta
dolcissima attesa
promessa
accennata
profondamente mia.
Non devo che a me stessa
e ad un'anima intrisa di pene
e fantasmi spalmati
su duro intonaco
macchiato d'eterno,
il luccichìo inespresso
che serbo incantata
stupefatta e impastata
di luce caduta e raccolta.
Ma anche ad un sogno
di un uomo
instancato e partecipe
di tanta bellezza.
Spingersi sul baratro
dell'incerto
intingere d'inchiostro
dita di ingenuo
e incolto pensiero
Vibrare sul filo
di scoperte e sussurri
Destino e parvenza
muscoli e ciglia
pelle tesa a sentire
il lamento vicino di un loco
de tierra
Immaginifico sogno
mi culla nel buio
Non è amore
né corpo
né sangue di uomo
ma schivo contorno
di poesia scoperta,
abbracciata.
Respiro un profumo
pensandolo negato
e non mi curo della forma
ma brindo a me stessa.
Ho bisogno stasera di essere felice come solo una felicità che proviene dal proprio io può essere intensa e magnifica.
Sublimi minuti di spasmodica attesa mi hanno ripagata con lettere che prendevano forma come nei miei sogni più irreali,irrazionali e inaspettati.
Mi è stata donata stasera la forza che da tempo cercavo tra le braccia di uomini e bambini, quella che non sapevo potevo trovare solo nel più intimo dei miei pensieri.
Riscopro cosa significa sentir scendere una lacrima di fierezza, non dovuta, non ringraziata.
Attraverso parole che non speravo di poter un giorno leggere mi è stato donato un coraggio che non ha pari,un'intenso esempio di sublime, un lucente dono di impossibile.
Non sembra vero poter sperare tanto, non sembra vero poter osare tanto eppure mi sono spinta ormai oltre il sogno,oltre il fantastico e l'ho fatto reale, concreto.
Numeri e voci inondano il mio pensiero che stenta a calmare il respiro, annebbiato dal possibile che si tramuta in reale.
Non conoscevo questa felice certezza che non devo a nessuno un dono tanto grande, se non ad un'anima piena di arte, se non ad un uomo pieno di idee, e solo per e con loro, entrambi partecipi di tutto ciò posso inebriarmi di ciò che tutto questo significa.
Non mi importa di trovare le giuste parole, non mi importa di forma e sintassi, voglio solo che questo mio sogno ad occhi aperti si palesi e diventi carne, rumore, odore.Voglio solo poterlo toccare.
Per la prima volta occorre essere fieri di se stessi e gioire di una felicità che non esige prezzo se non altro sudore benvoluto, che non esige lascito se non le stesse cure che fino ad ora gli ho elargito.
per la prima volta il primo grazie va a me stessa, all'aver osato varcare i confini che credevo troppo lontani eppure così irresistibili.
Oggi io respiro una felicità completamente mia.
Oggi io mi lascio inondare da un benessere per cui non mi devo giustificare.
Oggi io verso una lacrima, una soltanto perché possa sentirla tra le dita ed accorgermi che è tangibile tutto questo sognare.
giovedì 24 maggio 2012 § 0
Play
Come quando fuori pioveva e tu mi domandavi
se per caso avevo ancora quella foto
in cui tu sorridevi e non guardavi.
Ed il vento passava sul tuo collo di pelliccia
e sulla tua persona e quando io,
senza capire, ho detto sì.
Hai detto "E' tutto quel che hai di me".
È tutto quel che ho di te.
se per caso avevo ancora quella foto
in cui tu sorridevi e non guardavi.
Ed il vento passava sul tuo collo di pelliccia
e sulla tua persona e quando io,
senza capire, ho detto sì.
Hai detto "E' tutto quel che hai di me".
È tutto quel che ho di te.
Ora le tue labbra puoi spedirle a un indirizzo nuovo
e la mia faccia sovrapporla
a quella di chissà chi altro.
I tuoi quattro assi, bada bene, di un colore solo,
li puoi nascondere o giocare come vuoi
e la mia faccia sovrapporla
a quella di chissà chi altro.
I tuoi quattro assi, bada bene, di un colore solo,
li puoi nascondere o giocare come vuoi
F. De Gregori - Rimmel
lunedì 21 maggio 2012 § 0
....
Rivolta
Mi hai reso qualcosa d’ottuso,
una foresta pietrificata,
una che non può piangere
per le maternità disfatte.
Mi hai reso una foresta
dove serpeggiano serpi velenose
e la jena è in agguato,
perché io ero una ninfa
innamorata e gentile,
e avevo dei morbidi cuccioli.
Ma le mie unghie assetate
scavano nette la terra, così io Medusa
fissa ti guardo negli occhi.
Io esperta sognatrice
che anche adesso mi rifugio in un letto
ammantata di lutto
per non sentire più la carne.
Alda Merini
da La Terra Santa
Rivolta
Mi hai reso qualcosa d’ottuso,
una foresta pietrificata,
una che non può piangere
per le maternità disfatte.
Mi hai reso una foresta
dove serpeggiano serpi velenose
e la jena è in agguato,
perché io ero una ninfa
innamorata e gentile,
e avevo dei morbidi cuccioli.
Ma le mie unghie assetate
scavano nette la terra, così io Medusa
fissa ti guardo negli occhi.
Io esperta sognatrice
che anche adesso mi rifugio in un letto
ammantata di lutto
per non sentire più la carne.
Alda Merini
da La Terra Santa
martedì 15 maggio 2012 § 0
Nomi,volti
troppi
scossa a sussulti
tra
immagini a intermittenza
fotogrammi di tempi inespressi
e delusioni mal celate
abbastanza da stendere mani
aperte
su su piaghe lenite
Che senso può avere
scrutare
un lembo di cielo
inatteso
cieco
moribondo
plastificando rotte legate da corde
troppo sottili
perchè prendano consistenza
sussulti annacquati
in zolle di zucchero marcio
e ormai polvere.
Rami e spine
lambiscono le rughe
malmesse di un corpo incolore
gelidi cumuli
di fuochi arrochiti
da canti già spenti
rime velate
su scorci d'istanti.
venerdì 11 maggio 2012 § 0
A me stessa
Play
Fleetwood Mac - Songbird
For you, there'll be no more crying,
For you, the sun will be shining,
And I feel that when I'm with you,
It's alright, I know it's right
To you, I'll give the world
to you, I'll never be cold
'Cause I feel that when I'm with you,
It's alright, I know it's right
And the songbirds are singing,
Like they know the score,
And I love you, I love you, I love you,
Like never before
And I wish you all the love in the world,
But most of all, I wish it from myself
And the songbirds keep singing,
Like they know the score,
And I love you, I love you, I love you,
Like never before, like never before
Play
Fleetwood Mac - Songbird
For you, there'll be no more crying,
For you, the sun will be shining,
And I feel that when I'm with you,
It's alright, I know it's right
To you, I'll give the world
to you, I'll never be cold
'Cause I feel that when I'm with you,
It's alright, I know it's right
And the songbirds are singing,
Like they know the score,
And I love you, I love you, I love you,
Like never before
And I wish you all the love in the world,
But most of all, I wish it from myself
And the songbirds keep singing,
Like they know the score,
And I love you, I love you, I love you,
Like never before, like never before
giovedì 3 maggio 2012 § 0
Ogni uomo della vita mia
era il verso di una poesia
perduto, straziato, raccolto, abbracciato;
ogni amore della vita mia
ogni amore della vita mia
è cielo è voragine,
è terra che mangio
per vivere ancora
Vecchioni
Vecchioni
Canzone per Alda Merini
.
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