Ho cercato di allontanare ogni
fradicio barlume
di te
Ho riassettato ponti di lacrime non versate
e immaginato
te e i tuoi mille
giochi d'ombra
nelle mie notti di sonno innocuo
e intelaiato
parole e mistiche reazioni
al tocco ingordo e timido
dei tuoi istinti sublimi.
Ti nascondo dentro a
sogni indefiniti e limpidi
Mi intenerisco entro
fotogrammi madidi
di ciò che siamo
e che non saremo mai
Rumori entro cascate di ottone
e ferro
scricchiolii di farneticanti
voci andaluse
Intensi chiarori
di Novembre
rompono indugi inadatti e inopportuni
Rami e legacci
simboli e impegni
su squilli indecenti e indagini lontane
Sussurri su squame forate d'incenso
e scandali sottesi,sussurrati e flebili
Racconto di te nei giorni di buio
innaturale
gesto di sottomissione
e croce su un muro dismesso e
colorato
intriso di un tocco raggelato
in un tempo su cui
ondeggiano
miracolosi fuochi.