Intense monumentali
speranze realizzano ipotetiche fughe
e lacrimose partenze
Ma non resta che il profumo di menta
su questi scalini umidi
e densi di scirocco
in ritardo
Ascolto l'aria tersa che anticipa
autunno e venti
e mi chiedo come sarà
da adesso in poi
come costruirò un futuro
già abbastanza in pericolo
come creerò nuovi mondi
su strade già percorse
l'incertezza di un domani
che si muove lento
e stanco
su piedi consumati da passi
azzardati e incauti
Dare da bere a nuove radici
e attendere che il sole li culli
e che rinasca in me